Jarek Puczel salto

Atmosfere rarefatte, volti sfuggenti, colori tenui e una visione che parte dalla tela per correre lontano… Jarek Puczel, l’artista della materia che diventa concetto.

Jarek Puczel, nelle sue opere, cerca di coniugare la rappresentazione con il concetto rappresentato, andando oltre ciò che si vede a prima vista, scandagliando ciò che si cela dietro un’apparente illusione. Nelle sue opere, apparentemente lineari e nitide, si coglie la fuggevolezza degli attimi, l’incapacità di dare un volto univoco a sentimenti complessi come l’amore, si sente il silenzio, si intuiscono gli sguardi anche dove i volti appaiono vuoti di lineamenti.

Jarek Puczel cruise

Sono le atmosfere terse, i colori tenui a comporre immagini che fanno correre la fantasia e perdere lo sguardo dell’osservatore in spazi ben più ampi di quanto appare sulla tela. La scena rappresentata sembra perdersi nello spazio, non finire dove la tela definisce un perimetro; c’è continuità tra ciò che il pennello fissa sulla tela e lo spazio che il nostro occhio gli costruisce attorno; è come se l’opera fosse perfettamente collocata in un orizzonte più ampio.

Jarek-Puczel-Reading

In lui, secondo me, si concretizza l’effetto “riempimento”: cioè meno metto sulla tela, più l’osservatore tende a riempirla con la sua sensibilità, con ciò che pensa potrebbe accostarsi ai soggetti rappresentati e definire una scena ben più ampia, una situazione, uno spaccato di vita.

Jarek Puczel capelli rossi

Jarek Puczel è un artista polacco, classe 1965, con alle spalle studi accademici all’Università di Varsavia e un’espressione artistica multidisciplinare: graphic designer, pittore, regista.

Mi vengono alla mente molti versi di Cesare Pavese; mi concedo una sola citazione, dalla poesia “Incontro“, contenuta nella raccolta “Lavorare stanca“:

Se sia bella, non so. Tra le donne è ben giovane:

mi sorprende, a pensarla, un ricordo remoto

dell’infanzia vissuta tra queste colline,

tanto è giovane. È come il mattino. Mi accenna negli occhi

tutti i cieli lontani di quei mattini remoti.

E ha negli occhi un proposito fermo: la luce più netta

che abbia avuto mai l’alba su queste colline.

 

Jarek Puczel shadow

Mi sono imbattuta in lui vedendo la bellissima copertina del romanzo Una relazionedi Carlo Cassola: il romanzo fu pubblicato nel 1969, nella collana Supercoralli di Einaudi. Lo sto leggendo nell’edizione degli Oscar Mondadori appena rieditata, impreziosita da un’opera di Puczel, “Coppia“.

Jarek Puczel coppia

 

Sito ufficiale dell’artista: http://puczel.pl/art%20bio-eng.html